La Disciplina

Data di pubblicazione:
25 Ottobre 2022

LA CONFRATERNITA DEI DISCIPLINI

Con il termine ‘Disciplina’ si intende la sede e il luogo di ritrovo della Confraternita dei Disciplini, congregazione di laici sorta verso la fine del 1200 in Umbria come movimento spontaneo di popolo che, attraverso la preghiera per i vivi e per i morti ed opere buone per la salvezza delle anime, si proponeva di ottenere presso Dio la remissione dei peccati.  

Caratteristica peculiare dei Discplini (conosciuti anche come i Flagellanti o i Battuti) erano delle lunghe processioni durante le quali veniva praticata l’autoflagellazione attraverso l’utilizzo di una frusta chiamata, per l’appunto, Disciplina.

Con questa forma di penitenza la Confraternita intendeva propiziare la pace in un periodo storico particolarmente difficile: lotte fratricide che opponevano guelfi e ghibellini, ricorrenti pestilenze, interpretate come manifestazioni della collera divina per le malefatte degli uomini e lo stato di miseria in cui si dibatteva la maggior parte del popolo.

I Disciplini si inserirono in questo stato di cose sia cercando di alleviare con opere caritative alcuni bisogni della popolazione (ad esempio con la raccolta di offerte per pagare i funerali di chi non ne aveva i mezzi o il sostegno alle vedove), sia tentando di incentivare la pacificazione generale con processioni e prediche, frammezzate dalle pratiche penitenziali cruente a cui si sottoponevano.

 

LA DISCIPLINA

Questa sala, dedicata a Santa Maria Maddalena, fu edificata dai Disciplini di Provaglio tra la metà del 1400 e l’inizio del 1500 e decorata con un ciclo di affreschi cristologici raffiguranti la vita di Gesù, dalla nascita alle apparizioni post-mortem.

L’oratorio è appoggiato al lato est della Chiesa, con la quale comunica tramite una finestra, perché era prassi che i luoghi di ritrovo dei Disciplini dovessero essere adiacenti alla Parrocchiale del Comune dove venivano eretti.

Ogni parete era decorata con due fasce di affreschi, da leggersi iniziando dall’alto a sinistra per poi passare al livello inferiore e ricominciare la lettura sulla parete successiva; ciascun riquadro era in origine accompagnato da una didascalia che ne indicava il contenuto.

Essendo stata utilizzata come abitazione fino al 1990, molti affreschi sono andati purtroppo perduti a causa delle intervenute modifiche sulla stanza: tramezzatura, controsoffittatura, apertura di una porta, una finestra e una canna fumaria. Inoltre non è stato possibile recuperare gran parte delle pareti nord ed est poiché i vari strati di intonaco e di calce applicati nel corso del tempo dagli inquilini del locale ha cristallizzato, impedendone la rimozione (senza?) il rischio di danneggiare in maniera irreparabile le opere sottostanti.

Non avendo alcuna testimonianza scritta a riguardo colpisce subito il fatto che alcuni affreschi siano colorati ed altri no, nonostante si tratti di un ciclo unitario. È verosimile ipotizzare che gli affreschi in bianco e nero fossero originariamente ‘sinopie’, ovvero i disegni preparatori eseguiti prima di realizzare l’affresco colorato, così da riportare poi le proporzioni corrette sullo strato di intonaco definitivo.

Presentando però particolari che non avrebbero motivo di essere su delle bozze che poi sarebbero state ricoperte (si vedano, ad esempio, i dettagli nei capelli o negli occhi dei soggetti, le pieghe delle vesti, le architetture sullo sfondo…), è probabile che si tratti di affreschi veri e propri lasciati in bianco e nero forse perché non ci furono fondi sufficienti a finanziarne la versione colorata. Versione molto costosa perché realizzata con materiali di origine naturale e, a volte, anche con sostanze preziose come l’oro o l’argento.

Le opere della Disciplina, che in base ad alcuni tratti stilistici sono avvicinabili ad altre presenti in alcuni edifici di Provaglio (Chiesa del Monastero, Chiesa di San Bernardo,) e delle zone circostanti, sono databili attorno al 1510 ed attribuibili ad una scuola itinerante che pare abbia operato in una zona compresa tra Trento e Bergamo, passando per il Veneto, in quel periodo.

 

DESCRIZIONE DEGLI AFFRESCHI

PARETE EST

Livello superiore: la nascita di Gesù (si intravede un bambino in una ‘culla’); alcuni affreschi coperti; la strage degli innocenti (alcune figure sulla sinistra che tengono in braccio dei bambini, ed altre sulla destra nell’intento di pugnalarli).

Livello inferiore: il Battesimo di Gesù (Gesù sovrastato da una colomba e di fianco il Battista, con un angelo che regge le vesti di Gesù); affreschi coperti.

 

PARETE SUD

Livello superiore: Ultima Cena (lacerato dalla canna fumaria); Lavanda dei piedi; preghiera di Gesù nel Getsemani, con i discepoli addormentati e, sullo sfondo, Giuda che regge il sacchetto con i trenta denari e conduce i soldati; l’arresto di Gesù e il bacio di Giuda; Gesù a giudizio dai sommi sacerdoti.

Livello inferiore: affreschi lacerati da una canna fumaria e una porta (si intravede una figura particolare, rappresentata frontalmente ma con la testa all’incontrario, dal momento che si vede la capigliatura e non il volto); Gesù a giudizio da Pilato (un’immagine di questo affresco integro, in cui si vedeva il bacile in cui Pilato si lava le mani, è stata ritrovata sulla rivista ‘Le vie d’Italia’ del 1939); affreschi perduti a causa dell’apertura di una finestra.

 

PARETE OVEST

Livello superiore: la salita al Calvario con la Veronica; la grande Crocifissione, affollata di figure celesti e umane e da 7 cavalli; la deposizione di Gesù dalla Croce, alla presenza della Madonna, le pie donne e Maria Maddalena

Livello inferiore: questi affreschi si trovano su uno strato di intonaco sottostante rispetto agli altri e non sono in continuità con essi; si intravede sulla destra un gruppo di Disciplini con le tipiche croci rosse sui cappucci inginocchiate davanti ad una figura e, sulla sinistra, un San Rocco che mostra la piaga sulla gamba. Questi affreschi sono rigati da incisioni che servivano a far meglio aderire il nuovo strato di intonaco andato perso. Probabilmente, al centro di questa parete, si trovava un altare, menzionato in documenti ottocenteschi.

 

PARETE NORD

Livello superiore: la Resurrezione di Gesù dal sepolcro; la discesa di Gesù negli Inferi. (secondo il Credo di Nicea, dopo la morte e prima della Resurrezione Gesù sarebbe sceso nel Regno dei Morti come tutti i defunti, da cui avrebbe poi portato nel Regno dei Cieli tutte le persone degne morte prima di lui, ad iniziare da Adamo ed Eva che, liberati dal peccato originale dal suo sacrificio, possono ora ascendere presso Dio); la visita delle donne al sepolcro vuoto; apparizione di Cristo alla Maddalena.

Da qui in poi gli affreschi sono illeggibili, anche se si può ipotizzare che potessero rappresentare le apparizioni post-mortem di Cristo risorto, oltre all’Ascensione e alla Pentecoste

 

 

 

 

 

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Ultimo aggiornamento

Martedi 25 Ottobre 2022