Lo scorso 14 giugno, presso il Monastero di San Pietro in Lamosa, si è riunito il Comitato Territoriale italiano per il sostegno alla candidatura di Cluny e dei Siti cluniacensi europei, di cui anche il nostro monastero fa parte, a patrimonio mondiale dell’Unesco.
Con deliberazione del Consiglio Comunale n. 14 del 02.04.2002, il Comune di Provaglio d’Iseo è entrato a far parte della FESC “Fédération Européen Sites Clunisiens” (Federazione europea dei Siti Cluniacensi), fondata in Francia nel 1994 da ventiquattro Comuni desiderosi di valorizzare il proprio patrimonio cluniacense e restituire ai luoghi un significato culturale comune.
Nel 2022 è iniziata la stesura del dossier di candidatura “Cluny e i siti cluniacensi europei” a patrimonio mondiale dell’Unesco e anche Provaglio, insieme ad altri Comuni della Lombardia (San Benedetto Po, MN; Capo di Ponte, BS; Vizzolo Predabissi, MI) e del Piemonte (Carpignano Sesia, NO; Ghemme, NO; Castelletto Cervo, BI) ha presentato la propria domanda di inserimento nella lista dei siti candidati.
«La strada da percorrere è ancora un po’ lunga, ma si stanno compiendo dei piccoli passi in avanti. La buona notizia infatti – afferma l’Assessore alla Cultura Francesca Babaglioni – è che il Ministero della Cultura italiano, a seguito di un contatto con quello francese, si è detto favorevole a sostenere la candidatura dei Siti cluniacensi italiani a patrimonio dell’Unesco».
L’iter prevede una durata di diversi anni, ma ottenere un riconoscimento così prestigioso comporterebbe un rafforzamento dell’immagine del Monastero oltre i confini nazionali e un incremento dei flussi turistici, anche di provenienza internazionale.