Difficile parlare di educazione.
Difficile definire cosa intendiamo per educazione.
Da una parte la scuola e dall’altra la famiglia. Per tutti continue sfide da superare, mondi diversi che si mettono in comunicazione al momento dell’ora di ricevimento: l’occasione in cui periodicamente si incontrano i due mondi ed entrano in collisione le voci.
Leonardo Bassi, un giovane supplente di italiano. Un’armata di genitori, colleghi e ragazzi pronti a intaccare ogni sua certezza. Una stampante che diventa comunista. Due bidelli che la devono riparare. Una classe, invisibile ma presentissima, che prova a respirare tra tutte le parole degli adulti, una classe di terza generazione che da questi adulti viene osservata, giudicata, amata e temuta.
In un susseguirsi di dialoghi esilaranti, accadimenti surreali, momenti di sconfitta e bruscoli di speranza, “A casa la sapevo” prova a parlare di educazione. Di quelli che non sono preparati abbastanza e di quelli che non sono più capaci di improvvisare. Da una parte la scuola e dall’altra la famiglia, universi in collisione all’ora di ricevimento.
Il viaggio di Leonardo Bassi è solo all’inizio, ma più il tempo passa più una domanda lo assilla: ne varrà veramente la pena?
L’appuntamento è per sabato 29 novembre alle 21.00 presso il Cinema Teatro Pax di Provaglio d’Iseo. A concludere la serata, una riflessione del prof. Davide Profumo del Liceo Giovan Battista Vico di Ragusa.
Ingresso a offerta libera. Il ricavato sarà devoluto all’Associazione Gianluca nel cuore.
Produzione: Industria Scenica e Chronos3;
Dramaturg: Giulia Lombezzi;
Scritto da: Vittorio Borsari, Tomas Leardini, Giulia Lombezzi, Marcello Mocchi, Camilla Zanini;
Regia: Vittorio Borsari;
Con: Tomas Leardini e Marcello Mocchi.