In occasione della festa della Donna, sabato 15 marzo alle 21.00 presso il Cinema Teatro Pax di Provaglio va in scena lo spettacolo teatrale “Alfonsina Strada – Una corsa per l’emancipazione” a cura di Teatro Laboratorio di Brescia, con il patrocinio del Comune di Provaglio d’Iseo.
L’evento si colloca all’interno del progetto culturale Pressione Bassa, una rassegna ideata e organizzata da Teatro Laboratorio con Provincia e Fondazione Provincia di Brescia Eventi per portare anche in periferia artisti e compagnie teatrali professioniste.
Giunta alla sua trentesima edizione, la rassegna ha messo in rete oltre 50 Comuni, proposto 1.200 spettacoli e coinvolto circa 250 mila spettatori.
Alfonsina Morini nasce ai primi del ‘900 in una famiglia di contadini. Fin da piccola si appassiona al ciclismo, uno sport di forza e fatica che – a quei tempi – si riteneva potessero praticare solo i maschi.
Continuamente osteggiata dai suoi familiari, da ragazzina si allena di nascosto con la vecchia bici del padre e partecipa a numerose competizioni locali. Ad incoraggiarla sarà il marito Luigi Strada che, il giorno delle nozze, le regala una bicicletta da corsa nuova. L’anno successivo i due si trasferiscono a Milano, dove Alfonsina comincia ad allenarsi con serietà, diventando ben presto una campionessa e raggiungendo traguardi importanti come quando, nel 1924, partecipa al Giro d’Italia – prima e unica donna nella storia.
Non c’è modo migliore di festeggiare le Donne raccontando la storia di una Donna straordinaria che, con coraggio e determinazione, rompe gli schemi, si inventa e si costruisce il proprio destino in un’Italia – quella fascista di cento anni fa – in cui le donne non potevano studiare, frequentare l’università, votare, andare al bar o a teatro, non potevano scegliere marito, professione, destino... nemmeno gli abiti da indossare.
Alfonsina si misura con un mondo tutto maschile, si mette in discussione, diventa uno scandalo, scardina preconcetti e convenzioni. E vince.
Produzione Luna e GNAC Teatro
Con Federica Molteni
Regia di Michele Eynard
Ingresso libero